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Spaventa quello che può nascere dalla semplice pressione di un pulsante di scatto.
Un'azione meccanica, istantanea, brevissima; eppure desinata a durare nel tempo, a suscitare infinite emozioni, a documentare la vita in tutte le sue sfaccettature.
Fotografia come mezzo per comunicare, trasmettere un pensiero che, inevitabilmente, viene interpretato da ognuno di noi e non sempre corrisponde a quello che l'autore voleva esprimere.
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Si può comprendere, si può immaginare o si può rimanere inerti, non recepire il motivo per cui quell'immagine è stata creata.
Che dire, poi, della rivoluzione digitale a cui stiamo assistendo; ulteriori idee, spesso stravolgenti, che arricchiscono e aumentano il valore creativo ed espressivo di chi, a volte senza troppi scrupoli, opera cambiamenti a ciò che l'otturatore aveva lasciato passare dall'obiettivo.
Nascono così situazioni paradossali, metafisiche, astratte, a conferma di una disciplina che è sempre più arte; e si sa, l'arte è eterna, è testimonianza importante di correnti filosofiche che distinguono le epoche, le evoluzioni, i mutamenti delle nostre società.
Potrei continuare all'infinito, ma non sarebbe comunque esaustivo; impossibile, infatti, elencare tutti i vostri punti di vista.
Ci sarà sempre qualcuno con un'idea in più, bella o brutta, ma certamente diversa dalle altre.
Con queste poche righe, spero semplicemente di avrervi trasmesso quanto imponente sia ciò che si presenta oltre lo scatto.
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